Domenica 6 marzo – Giornata parrocchiale della Carità

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Domenica 6 marzo, Prima Domenica di Quaresima, nella nostra comunità celebriamo l’annuale Giornata della Carità, per raccogliere fondi a sostegno delle attività caritative del Centro di Primo Ascolto parrocchiale (Centro Socio – Assistenziale), situato sotto il campanile della Chiesa Parrocchiale in via S. Caterina 12 tel. 035/22.06.70.

La Giornata sarà ricordata durante le celebrazioni delle Messe e con l’allestimento, alle porte della Chiesa parrocchiale e del Santuario, di banchetti dove alcuni volontari proporranno ai benefattori dei vasetti di fiori.

La Giornata della Carità è un’occasione per aprire gli occhi e scorgere nel nostro Borgo i tanti volti dei fratelli e delle sorelle che più faticano a condurre una vita dignitosa. La Giornata della Carità si rivolge a tutta la comunità perché diventi luogo di solidarietà, in cui si eserciti una carità popolare, di tutti, per superare le barriere dell’indifferenza e dell’ingiustizia.

 

(dal messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale dei Poveri – 14 novembre 2021)

“Tutta l’opera di Gesù afferma che la povertà non è frutto di fatalità, ma segno concreto della sua presenza in mezzo a noi. Non lo troviamo quando e dove vogliamo, ma lo riconosciamo nella vita dei poveri, nella loro sofferenza e indigenza, nelle condizioni a volte disumane in cui sono costretti a vivere. Non mi stanco di ripetere che i poveri sono veri evangelizzatori perché sono stati i primi ad essere evangelizzati e chiamati a condividere la beatitudine del Signore e il suo Regno (cfr Mt 5,3)”.

“Abbiamo bisogno, dunque, di aderire con piena convinzione all’invito del Signore: «Convertitevi e credete nel Vangelo» (Mc 1,15). Questa conversione consiste in primo luogo nell’aprire il nostro cuore a riconoscere le molteplici espressioni di povertà e nel manifestare il Regno di Dio mediante uno stile di vita coerente con la fede che professiamo. Spesso i poveri sono considerati come persone separate, come una categoria che richiede un particolare servizio caritativo. Seguire Gesù comporta, in proposito, un cambiamento di mentalità, cioè di accogliere la sfida della condivisione e della partecipazione. Diventare suoi discepoli implica la scelta di non accumulare tesori sulla terra, che danno l’illusione di una sicurezza in realtà fragile ed effimera. Al contrario, richiede la disponibilità a liberarsi da ogni vincolo che impedisce di raggiungere la vera felicità e beatitudine, per riconoscere ciò che è duraturo e non può essere distrutto da niente e nessuno (cfr Mt 6,19-20)”.

“Mi auguro che la Giornata Mondiale dei Poveri, giunta ormai alla sua quinta celebrazione, possa radicarsi sempre più nelle nostre Chiese locali e aprirsi a un movimento di evangelizzazione che incontri in prima istanza i poveri là dove si trovano. Non possiamo attendere che bussino alla nostra porta, è urgente che li raggiungiamo nelle loro case, negli ospedali e nelle residenze di assistenza, per le strade e negli angoli bui dove a volte si nascondono, nei centri di rifugio e di accoglienza… È importante capire come si sentono, cosa provano e quali desideri hanno nel cuore. Facciamo nostre le parole accorate di Don Primo Mazzolari: «Vorrei pregarvi di non chiedermi se ci sono dei poverichi sono e quanti sono, perché temo che simili domande rappresentino una distrazione o il pretesto per scantonare da una precisa indicazione della coscienza e del cuore. […] Io non li ho mai contati i poveri, perché non si possono contare: i poveri si abbracciano, non si contano» (“Adesso” n. 7 – 15 aprile 1949). I poveri sono in mezzo a noi. Come sarebbe evangelico se potessimo dire con tutta verità: anche noi siamo poveri, perché solo così riusciremmo a riconoscerli realmente e farli diventare parte della nostra vita e strumento di salvezza”.

 

CENTRO DI PRIMO ASCOLTO

Il Centro di Primo Ascolto è un punto di riferimento per il Borgo, è aperto il lunedì e il venerdì dalle ore 9:30 alle 10:50. Alcune volontarie accolgono le richieste dei borghigiani, italiani e stranieri, che chiedono un aiuto economico, di lavoro, di tipo amministrativo, di accompagnamento, di solidarietà. Al martedì mattina si incontrano i richiedenti per un colloquio, su appuntamento.

Ciascuno viene ascoltato, si registra il bisogno, si forniscono indicazioni utili, se necessario si informa l’assistente sociale, si provvede, se possibile, ad attivare un servizio e in casi particolari si porta la richiesta ad una valutazione nella riunione mensile parrocchiale.

Un primo aiuto è la “borsa di alimenti di prima necessità”, se la famiglia ha bambini si provvede ad aggiungere alimenti indicati per i bambini. L’Armadio della Provvidenza del Centro di Primo Ascolto viene rifornito con i generi alimentari acquistati nei supermercati dai volontari con le libere offerte degli abitanti del Borgo, con il ricavato delle offerte della Giornata della Carità, con gli alimenti lasciati in offerta nel carrello del supermercato Carrefour all’inizio di via S. Caterina e gli alimenti lasciati nella cesta all’altare della Carità in Chiesa parrocchiale nei tempi di Avvento e di Quaresima.

Molto frequente la domanda di lavoro, le persone che si presentano si offrono per le pulizie di casa o come badanti.

Al Centro di Primo Ascolto si svolgono vari compiti, dall’aiuto nella compilazione di documenti, richieste di pensioni, di invalidità, della dichiarazione dei redditi, alle piccole mansioni per avere i pasti a domicilio, ritirare le ricette del medico, provare la pressione, richiedere il trasporto in auto di un malato per terapie.

La Giornata della Carità vuole suscitare anche una riflessione su come costruire la comunità, per non far sentire l’isolamento e la solitudine alle persone più fragili. Si richiede pertanto l’aiuto di tutti, di mettere in gioco le proprie risorse, di superare certe chiusure ed aprirsi ad un buon vicinato e alle attività caritative parrocchiali.