L’Addolorata fa tappa all’Accademia Carrara

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Sabato sera 18 agosto la solenne processione presieduta da monsignor Maurizio Malvestiti vescovo di Lodi, in onore alla Madonna Addolorata del nostro Santuario, si è snodata lungo le vie del Borgo raggiungendo quest’anno Piazza Carrara.

Il seicentesco simulacro dell’Addolorata ha sostato davanti all’Accademia Carrara e monsignor Maurizio ha raccolto in preghiera i sacerdoti e i fedeli con un brano della Lettera agli artisti di San Giovanni Paolo II.

Sono risuonate le belle parole in cui si esprime lo stupore che nasce davanti alla bellezza che scaturisce dall’arte aprendo gli animi al senso dell’eterno: “I vostri molteplici sentieri, artisti del mondo, possano condurre tutti a quell’Oceano infinito di bellezza dove lo stupore si fa ammirazione, ebbrezza, indicibile gioia.

Vi orienti ed ispiri il mistero del Cristo risorto, della cui contemplazione gioisce in questi giorni la Chiesa.

Vi accompagni la Vergine Santa, la « tutta bella » che innumerevoli artisti hanno effigiato…”.

La Madonna Addolorata è stata invocata come protettrice degli artisti della Pinacoteca e di tutta Bergamo.

 

Segnaliamo alcune note di monsignor Andrea Paiocchi, prevosto emerito di S. Caterina:

IL LEGAME CON L’ACCADEMIA CARRARA

La storia di Borgo Santa Caterina testimonia di una feconda simbiosi con quella dell’Accademia Carrara. Rigorosamente parlando, l’edificio della Carrara fa parte della Parrocchia di S. Alessandro della Croce, ma la posizione geografica propizia un inevitabile contatto con Santa Caterina. Risulta pertanto promettente ogni sforzo di incontro tra le due realtà e le reciproche ricchezze storiche, artistiche, religiose.

I due più importanti edifici della via sono indubbiamente la Chiesa Prepositurale dedicata a Santa Caterina d’Alessandria e il Santuario dell’Addolorata. La vicinanza dell’Accademia ha segnato nel tempo la presenza di artisti insigni che vi hanno studiato, talvolta anche insegnato e che hanno trovato abitazione nel Borgo. Era pertanto naturale che dalla fine dell’Ottocento in avanti, sia la Prepositurale che il Santuario trovassero in loco gli artisti ai quali affidare la decorazione delle volte e delle pareti.

Possiamo molto brevemente richiamare alcuni nomi per testimoniare l’intensa collaborazione intrecciata dalla Parrocchia.  Il nome più importante è certamente quello di Ponziano Loverini, storico direttore dell’Accademia dal 1889. Per la Prepositurale eseguì l’affresco della Crocifissione dipinto nel catino absidale. Il bozzetto è conservato nella casa parrocchiale. Gli venne affidato anche uno dei medaglioni della volta della navata per illustrare l’episodio di Santa Caterina davanti all’imperatore Massimino.

Nel Santuario Loverini lasciò diversi affreschi: L’Eterno Padre e i quattro angeli con simboli della passione nella cupola minore; La deposizione di Nostro Signore e due angeli piangenti nella cappella dell’Assunta. Loverini dipinse anche i sette piccoli stendardi che vengono portati in processione il 18 agosto, raffiguranti i Sette dolori di Maria.

Nei locali della Scuola dell’Infanzia don Garbelli è esposta la tela di Loverini denominata L’offerta. Rappresenta una vedova di guerra, nero vestita e avviluppata in un ampio scialle, genuflessa mentre protende a Gesù crocifisso il suo bambinello in bianche fasce.

Un altro artista che molto lavorò per il Santuario è Giovanni Pezzotta. Aveva studiato all’Accademia dal 1852 al 1872. Per la Chiesa Prepositurale dipinse le due grandi tele che coprivano le cantorie con le immagini del Re Davide e di S. Cecilia. In Santuario affrescò la cupola maggiore con l’Incoronazione della Vergine tra gli angeli e i santi; gli angeli delle finestre della cupola stessa e i quattro profeti nei pennacchi. Nelle volte illustrò alcuni dei Sette Dolori di Maria: l’incontro tra Gesù e Maria sul cammino verso il Calvario; Il ritrovamento di Gesù nel tempio; gli angeli in contemplazione della stella; i quattro dottori della Chiesa e una splendida Crocifissione (dietro l’altare dell’Assunta).

Un posto distinto ebbe anche un altro allievo della Carrara, il pittore Giuseppe Riva.  Nella volta della navata del Santuario dipinse: L’apparizione della stella il 18 agosto 1602; La fuga in Egitto; la Presentazione al tempio; le quattordici Stazioni della Via Crucis. Nella sagrestia della Chiesa Parrocchiale è esposta una tela col Transito di San Giuseppe e un’altra con Sant’Ambrogio.

Un altro pittore uscito dalla Carrara è Nino Nespoli. Di lui sono i due affreschi del presbiterio del Santuario, uno con l’Annunciazione e l’altro con la Crocifissione. Nella Chiesa Prepositurale è suo il medaglione nella volta del presbiterio con l’episodio di Santa Caterina visitata dagli angeli in carcere.

Finalmente ricordiamo il grosso contributo dello scultore Antonio Rota, già allievo dell’Accademia Carrara, che realizzò le dodici statue delle nicchie su tutto il periplo del Santuario. Sono di Rota anche i due angeli lignei che ornano l’altare maggiore.