Nella foto: Sullo sfondo la colonna al centro di Via S. Caterina. Marco Gozzi? (1759-1839). Ex voto per gli avvenimenti del 1705, particolare, altare della Madonna di Loreto, parete sud, olio su tela, mm. 1400×2400.
QUARTO CENTENARIO DELLA COLONNA VOTIVA
LA COLONNA
La Colonna all’ingresso del sagrato, posizione assunta alla fine dell’Ottocento.
Dal Libro “Il Santuario dell’Addolorata in Borgo Santa Caterina”.
Alla Colonna fu dedicato il secondo dei tre fascicoli editati a cura degli “Amici del Santuario”dal titolo Santuario della Beata Vergine Addolorata in Borgo S. Caterina, Bergamo, anno 1978, 18 agosto, 75° anniversario dell’Incoronazione, Tipolito erregi, Torre Boldone. In quell’anno infatti era stata restaurata la colonna.
Dal “Regesto documentario della Fabbrica”
1614, 24 giugno
I deputati, Pietro Alebardi, Giovanni Angelo Vacca, Michele Vigani, Bernardino Gutio, Gerolamo Galina e Guerino Benaglio, deliberano di sostituire la croce di legno antistante la chiesa con una colonna di pietra sopra la quale collocare una scultura con la Madonna. ASC La 1602-1697, c. 10r
1614, 27 settembre
I giudici alle strade Marco Antonio Muzio e Giovanni Battista Advinatri concedono la licenza di porre la colonna di marmo “sopra la strada pubblica al incontro di detta chiesa dove al presente vi è una croce di legno altissima”. BCAM, ASCBg, GSI, s. 42, 38
1614, 24 dicembre
Lapide che celebra l’erezione e la benedizione della colonna con la statua della Beata Vergine. ASC, LM, c. 104r
1615, 7 gennaio
Pagate lire 53 a Domenico Fantoni “a bon conto della Madonna posta sopra la colona”. ASC, LM, c. 104r
1615, 27 giugno
Pagato lire 54 a “Iacomo di ani” per aver fatto la cuba di rame da deporre sopra la statua della Madonna. ASC, LM, c. 107r
1615
Pagate lire 34 ad Andrea Pighetti per le quattro colonnette e il “circolo della cupola” della colonna. ASC, LM, c. 110r
1765, 21 aprile
Pagate lire 34 al fabbro Stefano Milesi per l’inferriata che serve da riparo alla colonna sulla pubblica strada. ASC, LT 1762-1819, c. 10r
La colonna e sullo sfondo l’antico Santuario. Marco Gozzi? (1759-1839) Ex voto per gli avvenimenti del 1799, particolare, altare della Madonna di Loreto, parete sud, olio su tela, mm. 1400×2400.
Pag.228
Il libro tenuto dalla fabbriceria faceva fede pubblica della buona amministrazione della costruzione. Tale libro di spesa annota con minuziosa puntualità tutte le uscite, citando i nomi di tutti i creditori, il loro paese d’origine, il tipo di spesa fatto, la precisa quantità di materiale acquisito. Abbiamo così una testimonianza preziosissima di come si lavorasse, del materiale usato, e del procedere dei lavori. (…)
L’insieme dei lavoratori e delle ditte che forniscono il materiale gravitano in uno spazio limitrofo al borgo ed alla città. (…) Il libro della “sortita” accomuna nei pagamenti i diversissimi interlocutori, creando un’unica famiglia fra grandi artisti e umili manovali (…)
Una miniera che meriterebbe da sola d’essere esplorata per tanti motivi, non ultimo per i molti nomi di famiglie del borgo che vengono citate e che costituiscono ancora oggi la folla dei devoti che il 18 agosto partecipano alle feste del’Apparizione e che visitano lungo l’anno, nella ferialità, il santuario.
Cfr Dal Bollettino Parrocchiale di giugno-luglio 1993, 17.
Ha scritto don Michele Falabretti il giorno della sua Prima Messa: “Nell’agosto del 1985 don Angelo Bonizzoni era già ammalato. Lui la processione l’avrebbe solo “sentita” da casa sua. Mi mandarono a portargli la cotta e la stola e lo ritrovai, così vestito, il bastone in mano, sotto la colonna del Santuario che con gli occhi lucidi guardava la statua della Madonna. Era lì”.
La scritta posta sotto la statua di marmo dell’Addolorata collocata sopra la colonna votiva del sagrato: “Vulneratus cuspide amoris” (Gesù ferito dalla lancia dell’amore).
La foto d’archivio è riferita all’anno 1996 quando fu restaurata la colonna. (ASC)
Omaggio floreale del Comando dei Vigili del Fuoco di Bergamo il 18 agosto alla colonna votiva dell’Addolorata.
Storia recente
Processione agosto 2013. Al termine della solenne processione il vescovo pronuncia un discorso ai fedeli davanti alla colonna votiva.
